MAI DA SOLI
di GIANNI ROVEDA (Runners Tordino)
Ho parlato negli articoli precedenti di quale può essere il modo, secondo me, corretto di interpretare lo sport amatoriale ed in particolare il podismo. C’è però un aspetto che va considerato, affinché poi il messaggio sia condiviso e comunicato, che è la scelta dei giusti partner con cui intraprendere un cammino quanto più limpido e condiviso. Questo non significa che non ci sono né ci saranno disaccordi o differenti punti di vista dello stesso argomento, ma che, di base, si condividono i valori di sport sano, responsabile, divertente e salutare.
Il primo passo è promuovere uno stile di vita sano. La scelta di Corrilabruzzo è stata di legarsi in primis alle associazioni per la donazione di sangue, scegliendo AVIS Abruzzo per condividere un messaggio fondamentale: l’atleta ricerca la salute, e, con la donazione di sangue, può donare parte del suo “stare bene” a chi ne ha bisogno. La donazione di sangue non è cosi diffusa come dovrebbe, principalmente per una serie di stereotipi e luoghi comuni (paura, pigrizia, pregiudizi…). Anche chi scrive non lo sentiva come un dovere. Poi ho avuto l’occasione (sfortunata) di frequentare un reparto di oncologia e di documentarmi. Ed ho scoperto che un bambino leucemico necessita di diversi litri al giorno di sangue, compreso il mio. Avevo 19 anni e non ho più smesso.
Il messaggio che il presidente regionale AVIS Giulio Di Sante ha voluto dare sostenendo Corrilabruzzo rappresenta una richiesta di aiuto del quale Corrilabruzzo vuole essere cassa di risonanza per diffondere sempre più la buona abitudine della donazione di sangue: si può donare sangue ogni 3 mesi e plasma ogni mese. Ogni volta, poi, siamo sottoposti a controlli periodici del sangue che ci aiutano nel mantenimento del nostro stato di salute e, speriamo di no, nella diagnosi precoce di molte patologie. Ovviamente il sangue deve essere “pulito” da sostanze proibite, e questo è il secondo messaggio importante che Corrilabruzzo vuole dare grazie alla partnership con AVIS!
Gli altri enti con cui naturalmente Corrilabruzzo desidera condividere il proprio cammino sono gli EPS che tengono alla propria funzione di promozione sportiva e associazionismo prima che agonismo e competizione: la ACSI regionale, il CSI, la US ACLI, che sono legate a Corrilabruzzo da una pluriennale amicizia, hanno voluto mettere in discussione insieme a Corrilabruzzo stesso le derive dello sport amatoriale.
Corrilabruzzo non vuole essere solo un “circuito” ma un momento di aggregazione ed un “workshop”, aperto a tutti, affinché EPS, FIDAL e Società, si confrontino e riscoprano insieme una corretta e sana interpretazione del podismo amatoriale, che sia al servizio della società e dello sport.
E’ un percorso ambizioso, impervio e carico di difficoltà, perché si parte da anni di disgregazione e personalismi, con l’obiettivo di cercare di nuovo unione e condivisione di valori: una sorta di “federazione” che permetta ad ogni podista di sentirsi parte di un progetto e di un sistema di valori condiviso, non solamente di una squadra o di un ente.