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CORRILABRUZZO LA STORIA

Premessa.

Marcello Casasanta

ABRUZZO TERRA DI CIRCUITI

La ASD CORRILABRUZZO nata nel 2011, (che coordina il CORRILABRUZZO) ogni anno svolge il proprio RUOLO gratuitamente sotto EGIDA e patrocinio di ENTI O Federazione che ci stanno vicini, in un progetto a 360 gradi.

Noi non siamo storia, ma siamo un gruppo di giovani che vuole continuare la storia del CORRILABRUZZO

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Mi permetto solamente di dire ( perché vissuto personalmente) che un ruolo importante nello sviluppo del Corrilabruzzo lo ha avuto Federico Violante il quale ha dato al CORRILABRUZZO regole e soprattutto novità tecnologiche che gli hanno permesso di fare un salto di qualità.

Il Direttivo crede che CORRILABRUZZO debba tornare alle ORIGINI con una federazione “consona ” e gli EPS che lavorano in sintonia tra loro, e trovare in esso stimoli che ESULANO DAL PORTARE ATLETI ALLE GARE, ma siano veicolo per far avvicinare i giovani alla atletica leggera con stimolo alle società di organizzare più per i Giovani, tutelare la salute degli amanti della corsa, fare solidarietà VERA, e PROMUOVERE IL NOSTRO MAGICO ABRUZZO .  

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Allora e forse solo allora l’Abruzzo tornerà a essere solo terra di vini e non terra di circuiti.

Pietro Barbierato ha inviato un FAX IL   15-2 2011 quando c’era già aria di scissione, ecco a voi quanto aveva scritto

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Piccola storia del CORRILABRUZZO

Autore Pietro Barbierato ( La Sorgente)

Negli anni 80 nell’ambito della Fidal c’era il CRAAM: Comitato Regionale Abruzzesi Amator, composto dai rappresentanti delle società affiliate, che nel 1983 realizzò il Vademecum del Podista, un opuscolo dove erano citate le gare da effettuare durante l’anno ed i risultati dei vari campionati provinciali e regionali dell’anno precedente. Nel 1987 ad una riunione regionale Fidal, il signor Florio Panti, fiduciario della provincia Aquilana, propose di istituire un circuito di gare da denominare Corrilabruzzo. Nel 1988 è ufficialmente iniziato il CORRILABRUZZO, avendo come comitato: Florio Panti responsabile regionale; Angelo Evangelista coordinatore regionale. Coordinatori provinciali: Guido Catenaro e Rocco Marcucci per la provincia di Chieti; Carlo Frutti Prov. L’Aquila; Martino Milella Prov. Pescara; Luigi Chiodi Prov. Teramo. Commissione disciplinare : Bruno De Luca segretario regionale fidal; Pietro Barbierato e Fernando Fiore Prov. Chieti; Remo De Angelis Prov. L’Aquila ; Roberto Paoletti prov. Pescara; Antonio Talamonti prov. Teramo. Come si evince dal Vademecum del Podista, diventato del CORRILABRUZZO, nel l’88 le gare furono 29, con un punto a gara, due per i Campionati Regionali e tre per il Camp.Reg. di Maratona; tra le tante voci del regolamento una diceva che le società organizzatrici delle gare dovevano contribuire alla premiazione di fine anno, ma non tutte contribuivano adeguatamente. Comunque tutto è andato bene fino a quando la fidal, nel 1992, eliminò i comitati regionali e ci fu un fermo del Corrilabruzzo.

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Nel 1994 Guido Catenaro prese in mano la situazione, propose e istituì un comitato autonomo del Corrilabruzzo; lui come coordinatore e con questi componenti: Vincenzo Micolucci; Pietro Barbierato;Rocco Marcucci; Guerino Martella; Roberto Paoletti e dopo anche Francesco Di Crescenzo e Federico Violante. Per la nuova gestione del Corrilabruzzo, con un nuovo regolamento, Catenaro ideò un diverso sistema per il punteggio; cioè contribuire finanziariamente per la premiazione di fine anno, pagando in proporzione al punteggio voluto per la propria gara; a differenza della vecchia procedura, dove per esempio il prosciutto lo vinceva solo il primo assoluto del Corrilabruzzo, il nuovo sistema di fare cassa ha permesso di premiare con il prosciutto i primi 130 e poi pasta e vino a volontà, anche l’ultimo a ricevuto due bottiglie di vino, oltre al premio di partecipazione per tutti.

La Fidal, da cui come ho detto all’inizio è nato il Corrilabruzzo, anni fa voleva riappropriarsene, però proponeva che l’incasso ristretto durante l’anno venisse versato alla Fidal, ma per la premiazione di fine anno contribuiva con meno della metà, allora per tutelarci, si è passato sotto l’egida della Uisp che ci da piena autonomia.

Speriamo di continuare a promuovere ed organizzare gare aperte a tutti gli Enti di promozione sportiva, correndo da buoni amatori, per divertirci, in pace ed in armonia con tutti.

                                                                                                              Pietro Barbierato
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