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ECOMARATONA DI COLLELONGO

di Fabio Ponziani (ASD PODISTICA ALTERNATIVA)

Con i suoi 42Km e 1600 metri di dislivello positivo si è svolto un classico del circuito podistico abruzzese.

Trail, tecnico e spettacolare tra i più belli del Centro Italia, parliamo dell'EcoMaratona dei Marsi di cui ieri si è corsa la ventiduesima edizione.

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Questo trail inserito nel GRAND PRIX MARSICA 2017 e nel CORRIMASTER FIDAL 2017 che si svolge, ai margini del Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, ha visto alla partenza 116 atleti per la gara maggiore, 65 per l’EcoTrail, 133 infine per l’ArcheRun; alcuni di essi arrivati già dal giorno precedente per godersi le bellezze dell'Appennino Abruzzese.

Già si sapeva che la gara sarebbe stata impegnativa, ma fortunatamente il cielo coperto dall’aspetto sinistro ha mitigato una probabile giornata di caldo pur non regalando pioggia. Ottima l’organizzazione sia nei ristori che nell'assistenza sanitaria disposta sul percorso, che ha garantito a tutti di arrivare felici al traguardo e di vivere un'avventura sportiva in un contesto spettacolare dal punto di vista naturalistico. Un Grande plauso quindi all'organizzazione per l'assistenza, non facile, sul percorso e per la grande ospitalità data a tutti gli atleti e accompagnatori.

Come negli altri anni la presenza di tratti asfaltati sono semplicemente alla partenza ed al rientro in paese. Il percorso, tracciato prevalentemente su strada sterrata, è segnalato con frecce direzionali rosse su paletti in legno e nastri biancorossi non troppo ravvicinati, utili ad indicare al corridore che sta percorrendo la giusta direzione, e sui quali, progressivamente, viene riportato il km raggiunto al momento.

foto2

Nei punti in cui si potrebbe essere indotti all'errore, soprattutto lungo le mulattiere, eventuali sentieri che possono deviare dalla regolare direzione di marcia vengono anch'essi chiusi con del nastro bianco e rosso.
Nel percorso si trovano diversi punti ristoro, ottimamente disposti, forniti di tutto ciò di cui l'atleta può aver bisogno in gare di questo genere (acqua, the, frutta, integratori, zucchero, uva passa e quant'altro), e postazioni, fisse e mobili, di pronto soccorso in collaborazione con la Croce Rossa.
Il servizio di controllo e sicurezza della manifestazione è assicurato dalla Protezione Civile di Collelongo, con una rete capillare di postazioni radio disposte su tutto il percorso, soprattutto nei punti critici. Valido anche l'apporto di associazioni di volontari del posto, come ad esempio il gruppo Alpini di Collelongo, che contribuisce al controllo del traffico in paese, e la Pro-Loco di Collelongo.
Ma andiamo alla descrizione particolareggiata del percorso.
Partenza dal centro del paese (915 mt s.l.m.) per dirigersi verso la valle di Amplero, un'ampia conca alla quale si accede attraverso un piccolo valico (S. Antonio, 1050 mt s.l.m.), superato il quale si costeggia il monte Annamunne per poi giungere in località Aranello. Da qui l'Archeorun scende nella conca di Amplero (820 mt).

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L'Ecomaratona invece prosegue sulla strada fino a raggiungere un'altra piccola conca (Tristere) da dove poi risalire, attraversando una serie di vallette nel cuore della zona archeologica delle Tombe (Il Cantone), per poi riprendere la discesa verso la Conca di Amplero.
Attraversata questa conca, si affronta una prima impegnativa salita che riporta al valico di S.Antonio ed alla Vallelonga, poi di nuovo verso il paese per ritornare sulla piazza dove l'Archeorun raggiunge il 13° km mentre per l'Ecomaratona al 17°.

Da questo momento in poi, invece, comincia la vera e propria corsa estrema. Da quota 915 mt si sale tra querce e faggi sino a raggiungere i 1581 mt di Forchetta Morrea e svalicare sulla Valle Roveto. Raggiunta la cima si svolta sulla strada a sinistra, si costeggia per un ampio tratto il versante sud della Serralunga sino a trovare un piccolo bivio, ben segnalato, che conduce al Rifugio di S. Elia (1500 mt s.l.m.) dal quale si procede per la parte più boscosa percorrendo una fitta faggeta sino al bivio della Valle dei Cerchi. Da qui, girando sulla sinistra, si costeggia questa valletta che porta sulla cimata della Serralonga. Raggiunta la cimata si percorre la cresta per far ritorno al valico di S. Elia dove inizia la salita per Monte Colubrica (1713 mt s.l.m.) dal quale si ridiscende di nuovo a Forchetta Morrea; da qui, con una discesa vorticosa, si vola verso il paese, dove si affronta l'ultima salita che con un rettilineo di circa 350 metri, porta al traguardo sulla piazza principale del paese (915 mt. S.l.m.).

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