25 Novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Avete idea di quanti casi di violenza ci sono stati in Italia durante il look down?
Secondo i dati Istat, sono stati il 73% in più dello scorso anno.
Questo dato testimonia come lo stare chiusi in casa abbia innescato episodi di violenza che probabilmente già si verificavano saltuariamente ma si sono intensificati con la convivenza forzata.
La violenza domestica è la principale forma di violenza subita dalle donne dentro le mura di casa.
Vogliamo portare avanti il nostro grido di dolore contro la violenza sulle donne, per comunicare a tutti che la violenza non è normale. Vogliamo fare prevenzione, sensibilizzazione allo scopo di realizzare atti concreti per sostenere questa causa.
. Per questo il lavoro dei Centri Antiviolenza va riconosciuto garantito e valorizzato.
La violenza sulle donne è una grave piaga sociale. Le varie forme di maltrattamenti, sopraffazione psicologica, fisica, sessuale, ed economica che si verificano all’interno della famiglia (tra coniugi o partner), spesso dalle donne non viene denunciata ed è molto insidiosa perché perpetrata da un uomo con il quale hanno relazione affettiva continuativa, per questa ragione molto pericolosa per la loro salute fisica e psichica. E’ altrettanto noto che gli atti persecutori più pericolosi sono quelli messi in atto da ex partner. Lo stesso vale per gli epiloghi più tragici: i femminicidi che ricordiamo essere la forma di violenza estrema che toglie la vita alle donne solo perché e in quanto donne.
Donne che dopo aver avuto la forza di denunciare devono essere sottoposte ad interrogatori umilianti e critiche a dir poco orribili, tipo se l’è cercata…… aveva la gonna troppo corta…..era andata in camera con lui……E’ come subire una seconda violenza, forse e dico “forse” perché se non ci si passa non si può capire fino in fondo, ma immagino sia violenza per la seconda volta, oltre al dolore che rimane per tutta la vita e che forse mai si rimarginerà.
Vogliamo far conoscere a quante più donne possibili che ci sono delle vie d’uscita, che si può cambiar vita e riappropriarsi della propria dignità.
Per questo scopo ci sono i centri antiviolenza che nonostante l’emergenza Covi-19 continuano l’attività e sono pronti a sostenerci nel rispetto delle norme dell’ultimo DPCM, e grazie a loro, la violenza si può fermare.
Oggi 25 Novembre, il Comune di San Salvo, in collaborazione con Dafne Onlus, lancia la Campagna di comunicazione “Ferma la violenza” con la distribuzione di adesivi che saranno donati alle persone e a tutte le attività commerciali che intendono contribuire a far conoscere lo Sportello Antiviolenza Frida e invitare le ragazze e le donne che stanno vivendo una situazione di violenza a rivolgersi allo Sportello per chiedere aiuto e sostegno. Lo sportello è aperto tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30.
E’ necessario essere tutti promotori di un cambiamento culturale nel modo di intendere la relazione affettiva uomo donna, in particolare tra le giovani generazioni, perché loro saranno il nostro futuro e il nostro futuro deve poter contemplare una donna libera, in una società meno violenta e più solidale.