Sodalizio sportivo e condivisione di Valori: Ovidio Running e Costanza (Romania)
Di Nubia Stella.
Il 25 settembre ci sarà la quinta edizione della “Ovidio Running” A Sulmona, gara iscritta nel circuito Corrilabruzzo e Corri Master Fidal. Non a caso facciamo questa anticipazione, ma per sottolineare il sodalizio sportivo e la condivisione di valori che la Ovidio Running, nata a Sulmona nel 2016, ha instaurato con una doppia tappa podistica, la prima il 21 maggio a Costanza in Romania, che ha contato circa 2000 partecipanti per celebrare un antico gemellaggio fra Sulmona, città ove nacque Ovidio Nasone e Costanza dove Ovidio fu esiliato e dove morì. E’ stato istituito un premio speciale europeo a cui possono accedere solo chi partecipa ad entrambe le competizioni con l’obiettivo di estendere questa manifestazione anche ad altre città italiane ed ad altri paesi europei a partire dalla Grecia dove il poeta ha trascorso un periodo della sua vita. si intende creare una sinergia tra salute mentale e sport come intervento riabilitativo con persone con disagio psichico.
La gara è stata inaugurata dalle autorità locali e da una delegazione del liceo Motorio G.B. Vico, dai Runners Sulmona, dal Comune di Sulmona e accompagnati da una delegazione dei Runner Chieti (squadra Podistica abruzzese).
Questa manifestazione rientra in un progetto denominato Ovidio Running in EU lanciato dalla organizzazione no profit European Culture and Sport Organization-ECOS e dalla facoltà dello Sport dell’Università Ovidio di Costanza.
E’doveroso una piccola parentesi storica: Publio Ovidio Nasone, nato a Sulmona da buona famiglia, da subito si trova completamente immerso nella nuova realtà imperiale. Frequentò le migliori scuole retoriche di Roma e dopo una rapida esperienza in politica iniziò una precoce produzione letteraria, che lo portò a frequentare i circoli letterari e a conquistare una grande fama con opere di grande successo come gli Amores, L’Ars amatoria e Medea (una piccola tragedia). Raggiunti i quarant’anni si dedicò a imprese letterarie di più alto livello, scrisse: Le Metamorfosi (un poema mitologico) e i Fasti (opera celebrativa di riti e miti romani); successivamente cadde in disgrazia presso l’imperatore che lo condanna alla relegazione a Tomi (attuale Costanza). Morirà nel 17 d.C (Tratto da Skuola.net)