ZIBALDONE Pensieri in Libertà
di Gianni Roveda
Presentiamoci…
Quando Marcello Casasanta mi ha chiesto di occuparmi di presidiare con una rubrica una pagina del sito di Corrilabruzzo mi sono immediatamente reso disponibile, e questo per due motivi: il primo che a Marcello non potevo dire di no perché è un amico. Il secondo, che a Marcello non potevo dire di no perché lo stimo.
L’unica cosa che mi sono sentito di chiedergli è di non essere legato ad un argomento specifico ma, pur mantenendomi per quanto possibile nell’ambito dello sport e del benessere, di poter trattare argomenti diversi dalla cronaca sportiva all’attualità, con un taglio che vada dal divertente al provocatorio, e con opinioni e spunti di riflessioni su argomenti e notizie del mondo del podismo, dell’atletica e, più in generale, dello sport. Uno “Zibaldone”, insomma.
Verrebbe da chiedersi chi diavolo sia io per occupare impunemente lo spazio e per potere semplicemente scrivere ciò che penso, e la risposta più ovvia che mi viene in mente è “un amico di Marcello”. Spero solo che non se ne penta.
Scherzi a parte, mi chiamo Gianni Roveda, lombardo di origine, abruzzese di adozione da un ventennio. Classe 1973, sposato, due figli, faccio il direttore commerciale per una azienda tedesca di arredamento, ex rugbista, podista e triatleta praticante, ciclista improvvisato, mi piacciono l’arte contemporanea, il design, i social media ed ovviamente lo sport. Sono tesserato con la Runners Tordino di Castellalto (TE) della quale mia moglie Marilena è presidente.
E mi piace scrivere e dire quello che penso. Credo infatti che la dialettica e la critica siano alla base di una società attiva e sana. Non amo le ipocrisie, per cui termini come “dialettica moderata” e “critica costruttiva” sono aboliti.
La dialettica presuppone uno scontro ed un confronto che, per quanto si voglia moderare, non è mai accondiscendente verso una delle parti pur rimanendo nei limiti della buona educazione, ed è spesso ruvida. Però porta sempre a alla maturazione di un pensiero nuovo e spesso migliore. Se fosse “moderata” non sarebbe quindi completa.
Quanto alla critica, essa è sempre costruttiva, perché, anche qui presuppone una analisi consapevole e la ricerca di opinioni. Essa è infatti “L'attività del pensiero impegnata nell'interpretazione e nella valutazione di un fatto o documento”.
La critica non costruttiva non presuppone l’attività del pensiero, non cerca di interpretare o valutare e quindi non è nemmeno critica: si chiama “rottura di coglioni”. Ops. Si possono dire le parolacce? Boh, Ogni tanto io ce le infilo, se danno fastidio… beh, immaginatevi un “bip!” :-)
Non sono “politically correct”, ahimé, e dopo 44 anni non ho ancora scoperto se è un bene o un male, ma, a giudicare dalle persone che mi circondano e mi sopportano credo che la bilancia penda dalla parte del bene.
Ci vedremo quindi nelle prossime settimane con una certa costanza (spero) fino a che Marcello o Dario vorranno o finché i lettori non ne avranno abbastanza.
Se avete piacere che parli di un argomento specifico o se volete sottopormi le vostre storie scrivetemi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o whatsappatemi al 3292755968. Magari non rispondo, ma leggo tutto, e se mi piace ne parlo.
Ciao!